Il mondo del tennis è stato scosso da un vero e proprio terremoto mediatico dopo che Nick Kyrgios, il noto e controverso tennista australiano, ha rilasciato una dichiarazione che ha indignato fan, colleghi e sponsor:
“Le donne dovrebbero restare in cucina.”
Il commento, pronunciato durante una conferenza stampa post-partita in occasione di un torneo esibizione a Monte Carlo, è apparso inizialmente come una battuta sarcastica. Ma il tono e il contesto della frase hanno subito generato sospetti che fosse qualcosa di più di una semplice “goliardata”.
Nel giro di pochi minuti, i social sono esplosi. L’hashtag #KyrgiosSessista ha raggiunto la vetta delle tendenze su X (ex Twitter), seguito da #StopSessismoNelTennis e #RespectWTA. La reazione della comunità tennistica è stata durissima: diverse giocatrici, giornalisti sportivi e celebrità hanno espresso il loro sdegno.
Ma a cambiare completamente il corso della vicenda è stato Jannik Sinner, l’attuale n. 1 del tennis italiano e simbolo di una nuova generazione di sportivi rispettosi, talentuosi e socialmente consapevoli.
Sinner, che raramente interviene su temi controversi, ha sorpreso tutti pubblicando su Instagram una storia con cinque parole che sono diventate virali in pochi minuti:
“Non parlare così mai più.”
Con questa semplice ma potente frase, il campione altoatesino ha preso posizione netta, guadagnandosi il plauso del pubblico, della stampa e di numerosi colleghi. Molti hanno lodato il suo coraggio nel contrastare un comportamento inaccettabile, soprattutto da parte di un collega noto per le sue uscite sopra le righe.
I fan hanno riempito i commenti dei profili social di Sinner con messaggi di sostegno e ammirazione. C’è chi ha scritto: “Finalmente un vero uomo che difende le donne.” Altri hanno creato meme, magliette e perfino grafiche da stampare con le cinque parole simbolo dell’indignazione collettiva.
Nick Kyrgios, resosi conto dell’enorme impatto delle sue parole, è stato costretto a correre ai ripari. Dopo ore di silenzio, ha pubblicato una dichiarazione sui suoi canali ufficiali:
“Mi scuso sinceramente per il mio commento. Era una battuta infelice, fuori luogo e non rappresenta ciò che penso realmente. Ho il massimo rispetto per tutte le donne, dentro e fuori dal campo.”
Tuttavia, molti hanno giudicato l’apologia “troppo tardiva” e poco sentita. Alcuni sponsor, come Lacoste e Asics, hanno annunciato che “valuteranno la continuazione del rapporto con l’atleta”, mentre l’ATP ha aperto un’indagine interna per verificare se siano state violate le regole del codice di condotta.
Nel frattempo, Jannik Sinner ha ribadito la sua posizione durante una conferenza stampa al Queen’s Club di Londra:
“Lo sport deve essere un luogo di rispetto. Tutti abbiamo il diritto di esprimerci, ma c’è un limite che non va superato. E quel commento lo ha superato.”
Molti lo considerano ora non solo il miglior tennista italiano del momento, ma anche una figura di riferimento morale per il tennis mondiale. “In campo è glaciale, ma fuori ha un cuore gigante,” ha scritto la Gazzetta dello Sport.
Anche icone del tennis femminile, tra cui Francesca Schiavone e Roberta Vinci, hanno lodato Sinner per la sua reazione, definendola “esempio da seguire per tutti i giovani”.
Mentre Kyrgios affronta una delle crisi mediatiche più gravi della sua carriera, il messaggio che ne esce è chiaro: l’ironia non giustifica la discriminazione, e anche chi ha sempre vissuto tra luci e polemiche ora deve fare i conti con un pubblico più attento, più esigente e meno disposto a tollerare uscite sessiste.
In fondo, sono bastate cinque parole per ricordare al mondo dello sport che il rispetto viene sempre prima del personaggio.